Consumi idrici
Il tema della gestione delle risorse idriche è uno degli aspetti ambientali verso cui il Gruppo SEA ha da più tempo dimostrato conoscenza e attenzione, come conseguenza di un’impostazione completamente autonoma nell’approvvigionamento idrico, realizzata tramite la costruzione di una serie di pozzi gestiti in autonomia, che risponde alle necessità igienico-sanitarie, antincendio e di tipo “industriale” di entrambi gli aeroporti.
Le principali fonti idriche interessate dai prelievi dell’acqua sono le falde acquifere, dalle quali è emunta attraverso i 12 pozzi situati a Malpensa e gli 8 pozzi situati a Linate.
Per quanto riguarda Malpensa, la falda ha una soggiacenza di circa 51 mt. (da misure freatimetriche effettuate sui pozzi G e L), mentre per quanto riguarda Linate la falda ha una soggiacenza di circa 5 mt. I volumi idrici prelevati dai pozzi presenti nei sedimi aeroportuali di Malpensa e Linate sono distribuiti al consumo attraverso acquedotti interni.
Il controllo chimico/fisico e quantitativo, nonché l’attività di razionalizzazione dei consumi, garantiscono la più elevata attenzione per questo importante patrimonio comune.
L’approvvigionamento idrico dei nostri aeroporti avviene tramite 12 pozzi situati a Malpensa e 8 a Linate e gestiti in autonomia, che soddisfano le necessità igienico-sanitarie, antincendio e di tipo “industriale” di entrambi gli aeroporti.
I volumi idrici prelevati dai pozzi presenti nei sedimi aeroportuali di Malpensa e Linate sono distribuiti al consumo attraverso acquedotti interni.
Fonte: SEA
Nello scalo di Linate i fabbisogni idrici hanno confermato la tendenza a stabilizzarsi su 1.350.000 – 1.400.000 mc/anno, mentre per Malpensa il fabbisogno idrico, pur a fronte di incrementi di traffico passeggeri, nel 2016 ha fatto segnare un discreto decremento, probabilmente influenzato anche da minori fabbisogni cantieristici.