Sistema di controllo interno
SEA si è dotata di un sistema di controllo interno costituito da regole, procedure e struttura organizzativa volte a monitorare:
- l’efficienza ed efficacia dei processi aziendali;
- l’affidabilità dell’informazione finanziaria;
- il rispetto di leggi, regolamenti, statuto sociale e procedure interne;
- la salvaguardia del patrimonio aziendale.
Una particolare attenzione è rivolta inoltre al Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. 231/01 adottato.
Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. 231/01
Sin dal 2003 SEA ha adottato un “Modello di organizzazione, gestione e controllo” in linea con le disposizioni del D.Lgs. 231/2001 e tenendo conto delle Linee Guida pubblicate da Confindustria, per assicurare correttezza e trasparenza nella conduzione delle attività aziendali.
Il Modello di Organizzazione e Gestione, che è stato modificato e integrato con i reati introdotti nel Decreto a settembre 2016, riporta i principi adottati e l’attività svolta da SEA per prevenire i reati oggetto del D.Lgs. 231/2001 e evitare l’incorrere nelle fattispecie di responsabilità amministrativa e penale delle persone giuridiche prevista dal medesimo decreto.
Il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello e di curare il suo aggiornamento è affidato all’Organismo di Vigilanza collegiale, nominato dal Consiglio di Amministrazione e composto da 4 membri (un Consigliere di Amministrazione senza deleghe operative, due membri indipendenti esterni e il Direttore Auditing).
L’Organismo di Vigilanza risponde ai requisiti di autonomia ed indipendenza, professionalità e continuità d’azione. L’Organismo di Vigilanza è dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo e dispone di adeguate risorse finanziarie per lo svolgimento dei propri compiti. L’Organismo di Vigilanza predispone flussi informativi periodici per il Consiglio di Amministrazione sull’effettività, adeguatezza e mantenimento del Modello.
Nell’ottica di vigilanza sull’attuazione del Modello è stato istituito un canale dedicato alle segnalazioni – anche anonime – provenienti da dipendenti, organi sociali e terzi, di condotte illecite o di situazioni anche solo a potenziale rischio di commissione di condotte illecite all’Organismo di Vigilanza (c.d. “Whistleblowing”). Sono parte integrante del Modello 231 di SEA:
- il Codice di Condotta;
- la mappatura dei rischi;
- il sistema organizzativo aziendale;
- il sistema procedurale aziendale;
- il sistema di poteri autorizzativi e di firma;
- il sistema di controllo di gestione;
- il sistema premiante e l’apparato sanzionatorio;
- la comunicazione e formazione del personale;
- il sistema informativo aziendale;
- il sistema di governance aziendale;
- le attività di controllo in generale.
L’Organismo di Vigilanza SEA, nel corso del 2016, si è riunito 8 volte; per ogni riunione viene redatto un verbale.
Codice di Condotta e Comitato Etico
Il Codice di Condotta – parte integrante del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 – è uno strumento di auto-regolamentazione, adottato per la prima volta nell'aprile 2000, che individua valori e regole di comportamento cui SEA intende riferirsi nella propria attività e al quale debbono attenersi i componenti degli organi sociali, i suoi dipendenti e i collaboratori legati a SEA e alle società del Gruppo SEA da rapporti contrattuali di lavoro di qualsiasi natura (anche occasionali o temporanei), nonché altre specifiche categorie di stakeholder (in particolare fornitori e principali partner commerciali), cui viene richiesto di rispettare alcune regole di comportamento previste dal Codice di Condotta e formalizzate attraverso specifica previsione nei relativi contratti.
Nello svolgimento delle proprie attività SEA e le società del Gruppo si attengono a principi di massima trasparenza, chiarezza, correttezza, integrità ed equità.
Le norme del Codice di Condotta costituiscono parte essenziale delle obbligazioni contrattuali di management, dipendenti e collaboratori della Società. Pertanto, l’adozione di un comportamento che ne disattenda il dettato costituisce violazione dell’obbligo di diligenza previsto dal vigente CCNL.
Per gli altri stakeholder l’osservanza delle previsioni del Codice di Condotta costituisce presupposto essenziale per instaurare e/o proseguire il rapporto con SEA.
SEA ha istituito un Comitato Etico, deputato a garantire la diffusione, l’osservanza, la corretta interpretazione e l’aggiornamento del Codice di Condotta, composto da un consigliere in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione della Società (che assume la presidenza del comitato) e dai responsabili delle funzioni aziendali “Direzione Risorse Umane e Organizzazione”, “Legal and Corporate Affairs” e “Auditing”. Nel corso del 2016 il Comitato Etico si è riunito 4 volte, trattando lo stato di diffusione e l’attuazione del Codice di Condotta e l’esame delle segnalazioni ricevute, riguardanti presunte violazioni del Codice stesso.
La diffusione e la divulgazione del Modello di Organizzazione e Gestione ex. D.Lgs. 231/01 e del Codice di Condotta è proseguita nel corso del 2016 con le seguenti iniziative:
- l’aggiornamento dell’informativa relativa alle varie componenti del Modello nell’intranet aziendale;
- l’aggiornamento dell’informativa sul D.Lgs. 231/01 e sul Modello e delle F.A.Q. nell’intranet aziendale;
- la pubblicazione del Codice di Condotta nell’intranet aziendale e nel sito internet;
- la messa a disposizione ai dipendenti neo-assunti del Codice di Condotta e del Modello di Organizzazione e Gestione nella sezione intranet dedicata.
L’informazione e la formazione sul D.Lgs. 231/01 e sul Modello SEA si è articolata, nel corso del 2016, nei seguenti interventi:
- proseguimento della formazione in modalità e-learning per i dipendenti SEA (quadri, impiegati e operai);
- formazione sul Decreto e sul Modello di Organizzazione e Gestione ai Dirigenti e al personale che ricopre ruoli ritenuti sensibili per l’attuazione del Modello;
- informativa sul Modello e sul D.Lgs. 231/01 nei corsi obbligatori (rilascio/rinnovo del tesserino aeroportuale, formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro in ottemperanza al D.Lgs. 81/08).
Referente per l’Anticorruzione
In ottemperanza della c.d. “legge anticorruzione”, SEA ha provveduto a individuare, con decorrenza 31 gennaio 2014, il proprio Referente per l’Anticorruzione, nella persona del Direttore Legal & Corporate Affairs, nonché componente del Comitato Etico.
Al Referente per l’Anticorruzione è affidato esclusivamente il compito di curare le comunicazioni in materia di anticorruzione, come definita ex L. 190/2012, anche verso i terzi; il ruolo, le prerogative e le responsabilità del Referente per l’Anticorruzione non sono pertanto assimilabili a quelle previste dalla normativa di riferimento in capo al responsabile per l’anticorruzione (ovvero, il Responsabile ex L. 190/2012).