Impatto socio-economico dell’aeroporto di Malpensa
Le attività economiche operanti «on site» presso l’aeroporto di Malpensa nel 2016 risultavano pari a 546 (erano 482 nel 2014). La lista delle attività economiche presa in considerazione corrisponde a quella delle aziende che hanno richiesto l’emissione di badgeper operare nell’ambito della stazione aeroportuale.
Sulla base di dati aggiornati al 2016 l’impianto produttivo di Malpensa genera ricadute sul territorio lombardo quantificabili in 16,6 miliardi di Euro alle quali corrisponde una capacità di attivare circa 124.000 posizioni lavorative.
L’impatto diretto generato dallo scalo in termini occupazionali si quantifica in circa 18.400 posizioni attivate (SEA incide per il 9,1% del dato complessivo) e in un valore della produzione pari a 3.660 miliardi di Euro (di questi, il 9,8% è direttamente imputabile a SEA). Il valore della produzione è il prodotto tra valore aggiunto e i prezzi finali di settore. Dall’analisi della distribuzione sul territorio delle ricadute occupazionali dirette generate dall’aeroporto di Malpensa, effettuata attraverso la riclassificazione dei badgerilasciati agli addetti in base al comune di residenza nel triennio 2014-2016, emerge come più del 70% degli occupati risieda in Lombardia, più del 6% nella vicina Provincia di Novara e il 20% circa sia invece residente fuori regione.
In Provincia di Varese, dove ha sede l’aeroporto di Malpensa, risulta occupata quasi la metà degli addetti, mentre i comuni del CUV raccolgono il 17-18% dell’occupazione generata dallo scalo (il 37% dell’occupazione direttamente generata da Malpensa in Provincia di Varese).
Sulla base degli effetti diretti è possibile calcolare gli effetti indiretti e indotti generati dall’aeroporto utilizzando a tal fine i moltiplicatori (rispettivamente leonteviano e keynesiano) prodotti dalla tabella input/output regionalizzata.
Il valore cumulato (diretto, indiretto e indotto) della produzione generata attraverso l’attività dell’aeroporto di Malpensa è pari a circa 5,5 miliardi di Euro, mentre l’occupazione derivata è vicina alle 27.000 unità.
Tra le varie tipologie di effetti catalitici si è valutato quello collegato con i fenomeni di attivazione turistica generati dall’aeroporto.